Cara Victoria
Sarà difficile, onestamente, che qualcuno ti chiami Vic: sei cicciottella e con le treccine e con Sophie Marceau hai in comune solo il francese.
Sarà difficile, onestamente, che qualcuno ti chiami Vic: sei cicciottella e con le treccine e con Sophie Marceau hai in comune solo il francese.
Tu che hai scritto a Patato Grande un biglietto per
salutarlo prima della nostra partenza a febbraio e per dargli il numero di
telefono di tuo padre così che, eventualmente, ci si potesse organizzare per
vederci anche fuori da scuola.
Tu che quando Patato Grande ti saluta fai un sacco di moine
e le tue amichette ti prendono in giro e siete tutte un risolino genuino e
bellissimo.
Tu che quando sono io a salutarti diventi rossa e il tuo
autista ti percula alquanto perché sono la mamma del bimbo che, evidentemente,
ti piace.
Tu che hai questi primi innamoramenti fatti di caramelle, di
bigliettini, di sorrisini come anche di “so scrivere meglio di te” e “io invece
sono più bravo di te in matematica” e nessuno dei due se la prende veramente
per questo.
Ecco tu, bimba bella, sappi che il Patato è per l’appunto un
patato: timido, restio, coccoloso e ingenuo.
Tu sei una femmina: sei avanti. L’altra metà del cielo inizia a interessarti prima.
Tu sei una femmina: sei avanti. L’altra metà del cielo inizia a interessarti prima.
Quindi tesoro, non ti arrendere. Il Patato non sarà il primo
e non sarà l’ultimo a rimanerti distante.
Gli uomini sono fatti così: alcuni, a volte, hanno bisogno di una spintarella.
Gli uomini sono fatti così: alcuni, a volte, hanno bisogno di una spintarella.
Io continuerò a godermi i tuoi sorrisi imbarazzi quando ti
saluto. Mi ricordo esattamente cosa c’è dietro a quei sorrisi.
Per quanto la mia vita abbia ovviamente preso una strada diversa, in seguito, conservo ancora con affetto il primo regalo del mio fidanzatino delle elementari.
Per quanto la mia vita abbia ovviamente preso una strada diversa, in seguito, conservo ancora con affetto il primo regalo del mio fidanzatino delle elementari.
Goditelo questo momento: è un momento in cui si è ancora
felici senza un “noi”. Poi si cresce, poi si cambia.
Chissà, la rete è grande e magari anche tu e Patato Grande vi ritroverete un giorno, così come io ho ritrovato quel primo amore tenero e confuso, quando ancora stare insieme significava ancora solo tenersi per mano o stare seduti vicini.
Chissà, la rete è grande e magari anche tu e Patato Grande vi ritroverete un giorno, così come io ho ritrovato quel primo amore tenero e confuso, quando ancora stare insieme significava ancora solo tenersi per mano o stare seduti vicini.
I miei sogni di bimba di 30 anni fa, Victoria, li specchio nei
tuoi occhi. Mi è più facile capire i tuoi che quello che passa per la testa di
mio figlio riguardo a questo argomento, per dire.
Tra 30 anni tu chissà dove sarai, chissà dove saremo noi.
Continua a guardarlo così: il Patato ostenta indifferenza ma
gli piaci. Parola di Mamma.
Ti abbraccio.
Ti abbraccio.
tenera sei
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