lunedì 5 maggio 2014

Con parole altrui #15. Anonimo, per ora.



Ultimamente sono presa da mille cose, tra cui un forse-mercatino qui e la preparazione delle cose per quello sicuro in Italia. Un delirio.
Riprendo in mano la rubrica con parole altrui per un’occasione speciale. Appena riuscirò anche a mettere le mani in maniera migliore al blog, metterò anche le vostre parole d’altri, bellissime, in evidenza.
Per ora potete leggere qui quelle di Carla e qui e qui quelle di Stella, entrambe belle e sentite. Vi ringrazio tantissimo tutte e due, lo scopo di questa iniziativa è conoscersi, raccontarsi attraverso ciò che parole di altri ci comunicano o su cui ci fanno riflettere e leggervi è stato emozionante!
Se volete partecipare anche voi seguite le istruzioni in questo post.
Ora vi lascio ad una citazione particolare, chiedendovi un aiuto: se ne rintracciate l'autore, segnalatemelo!

Otto anni fa, io e il Marito Paziente, dopo 14 anni di fidanzamento, convolavamo a giuste nozze.
Questa frase era sui libricini per le dediche che avevamo realizzato per ogni tavolo (e che ovviamente conservo gelosissimamente); era una frase che avevo trovato chissà dove quando frequentavo il liceo, probabilmente proprio a ridosso di quel 5 maggio 1992 in cui quei sedicenni di allora avevano scoperto di voler provare a stare insieme di nuovo (dopo tutte le volte precedenti non andate esattamente a buon fine).

Quella frase era rimasta sepolta nel diario di secondo o terzo liceo, insieme a molte altre.
Andai a rispolverarla appositamente, era troppo nostra per non fermarla in qualche modo in quel giorno.

C’è chi dice che il matrimonio sia un contratto, che non abbia senso, che sia obsoleto.
Io volevo che il responsabile della mia vita fosse Lui, la persona che mi conosce meglio al mondo, quella che mi supporta e mi sopporta ogni giorno.

Questo fu lo spirito con cui gli misi l’anello al dito, quel giorno. Ed è lo spirito grazie al quale, nonostante una grossa crisi, siamo ancora qui.
Un po’ ancora quei sedicenni , un po’ quei ventinovenni e un po’ i trentasettenni che siamo diventati.

Ci siamo fatti una promessa, quel 5 maggio di 22 anni fa. Ce la siamo confermata il 5 maggio di 8 anni fa, alla stessa ora.
Questa frase, meravigliosamente, esprime esattamente il concetto.
Buon 5 maggio anche a voi!

Non sono riuscita a rintracciare attraverso il web l’autore, aggiornerò il post non appena avrò accesso o ai file del matrimonio o al diario del liceo. Nel frattempo, l’autore mi perdonerà.


Nella stessa misura in cui vuoi ricevere, tu devi dare.
Vuoi tutto un cuore, da’ tutta la vita.

1 commento:

  1. Grazie. Bella frase. Ho provato a cercare anche io ma non ho trivato nulla.. Prima o poi salterà fuori di chi è.. Grazie mille!

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