venerdì 27 marzo 2015

Librerie e regali



Le librerie sanno di storie raccontate e da raccontare. Sono posti in cui puoi credere che tutto sia ancora possibile, in cui puoi credere di essere una cuoca o una principessa, e nessuno ti smentirà.

Le librerie odorano di sogni, di qualcosa che colma lo spazio tra quello che siamo e quello che vorremmo diventare, in ogni fase della nostra vita.

Rumoreggiano di pagine sfogliate, si colorano di foto e disegni.
Le librerie sono piene di gente che cerca qualcosa o che non sa di cercare qualcosa, ma che lo troverà.

Adoro le librerie, i loro suoni, i loro odori, le persone e i personaggi che le abitano. Il silenzioso andare per scaffali, farsi affascinare da una copertina, da una foto. Il loro aprire mille strade da seguire.


Da anni ormai andare in una libreria è un lusso, per me.
I periodi italiani sono talmente concitati che finisco per ordinare i libri online e farmeli recapitare a casa. In Costa d’Avorio è diverso: nonostante una quotidianità che si spiega e si dispiega in francese, non ho ancora un lessico che mi permetta di capire le sfumature di ciò che leggo in quella lingua. Ho tanti libri in francese, ma sono essenzialmente libri di cucina.

Il regalo che vorrei tanto ricevere? Un pomeriggio in una grande libreria italiana, una di quelle coi divani, con grandi aree tematiche, con migliaia di libri. Un pomeriggio per me, senza orologi e tempo, permettendomi di seguire suggestioni e emozioni, di cercare qualcosa e di scoprire altro, di sognare ad occhi aperti.
Un pomeriggio tutto mio, io e i miei primi veri amici, quelli che non mi hanno deluso mai, i libri.
Me lo sono promesso. Sarà forse il primo regalo che mi farò dopo essere tornata in Italia.
E che nessuno mi venga a cercare ;-)

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