giovedì 5 novembre 2015

There's a feeling I get when I look to the West...



…And my spirit is crying for leaving.

A volte guardo il cielo e mi pervade una strana voglia di tornare al di là del Sahara, dove una parte concreta e una eterea del mio cuore sono rimaste a battere con un ritmo che non mi è più familiare, ma non mi sarà mai estraneo.

Una sottile nostalgia, un vago senso di rimpianto per tutte le occasioni perse o non pienamente sfruttate, una sorta di innamoramento per un amante lontano e idealizzato.
C’è qualcosa che mi porta su quelle spiagge come anche in quelle strade, c’è qualcosa che mi porta a cercare le palme e a rimanere perplessa rispetto alla pelle che percepisce una stagione che di fatto non vivo appieno e nella sua interezza da anni.

L’autunno mi risuona dentro, pervaso da quella malinconia e quel romanticismo che da sempre mi appartengono e mi determinano. Ma c’è un luogo segreto, che non so identificare, dove si colloca la nostalgia per quella indeterminata mancanza di stagioni e punti di riferimento, per quel sole enorme caldissimo, per quella vita con le scarpe piene di sabbia.

A volte mi prende una specie di irrequietezza, guardo le foglie portate dal vento e forse per la prima volta in vita mia vorrei farmi portare via anche io.

La mia vita è qui e ora, ne sono cosciente.
Ma poi  c’è quella parte che trova quasi conforto nel saluto di una ragazza nera per strada; una ragazza che saluta solo me, come se mi conoscesse. Il cuore batte più forte, il sorriso risponde al saluto, i passi proseguono il cammino, insieme più stanchi e più sereni. Certamente più incerti.

1 commento:

  1. Che belle parole…il calore di quel saluto…la nostalgia…le foglie gialle. Un insieme di presente e di passato…bell'immagine.

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