giovedì 14 febbraio 2013

Traslochi


Aveva giurato che mai più.
Che la prossima volta sarebbe toccato a qualcun altro.
Che no, no, no e poi no.
Ecco.
E invece.
Invece è capitata l’occasione e si sa che l’occasione fa l’uomo ladro.
E quindi la famiglia latana ha deciso di cambiare casa.
Di spostarsi di quei tre piani che le avrebbero consentito di non accendere la luce per fare colazione e di non dover togliere la muffa dalle scarpe.
Tre piani in più, con l’ascensore.
Fin qui tutto figo.
Però nella Maison Latana sia mai che le cose non diventino più complicate.
Il collega e amico di cui avremmo preso il posto la lasciato la casa (e la Cote d’Ivoire) il 1 febbraio.
Noi avevamo i biglietti già pagati per l’Italia con partenza il 15.
Nel frattempo casa andava “rinfrescata” e ridipinta (tutta) e ovviamente fatto il trasloco.
Per dipingere pareti e soffitti di casa nostra, gli operai si sono presentati senza scala e senza prolunga per il rullo. Quando si dice organizzati.
Discorso a parte merita la pittura.
Forse gli aficionados che seguivano il vecchio blog si ricordano che la fra è dalla prima casa, nel 2004, che voleva fare almeno una parete rossa scura in soggiorno. Ebbene, incoraggiata dalla maggiore luce della casa nuova, la fra ha deciso, con l’acquiescenza del Marito Paziente (che è tale mica a caso) di far dipingere TUTTE le pareti del soggiorno di un meraviglioso rosso scuro.
Il contingente adulto della Tana si è quindi recato nel negozio di tinte, ha scelto sulla mazzetta il colore e l’ha ordinato.
Quando la fra è tornata a prenderlo le è parso subito evidente che il colore non era quello:
“ehm,
Je suis désolé mais la couleur n'est pas la même que j'ai choisi(ehm, mi scusi ma non è il colore che ho scelto)
“Oh oui oui,
est le même, est très jolie(oh, sì, sì, è lo stesso, è molto bello)
il sera jolie mais ce n'est pas la même chose que celui que j'ai commandé  (sarà bello, ma non è la stessa cosa che ho ordinato)
va l'essayer sur le mur et voir qui est le même(vada a provarlo sul muro e vedrà che è lo stesso)
Fatta la prova sul muro è risultato ovvio che la fra aveva ragione: aveva ordinato un rosso sangue cupo e scuro e si trovava davanti un rosso natale brillante che manco in un bordello dell’est.
Tornati lì ci siamo fatti cambiare il colore, ma non sembrava ci fosse modo di ottenere quello che volevamo: ha fatto 4 prove e tutte le volte nella scala della mazzetta non beccava quello giusto.
Quando eravamo lì lì per rinunciare, una signora che era lì per lo stesso motivo, appoggia sul tavolo il provino del colore che le avevano dato per sbaglio e… era il nostro!!! Cioè era del tutto un altro colore sulla mazzetta (lo davano per “amarena”), ma l’effetto era praticamente quello che volevamo. Eureka!
Dopo averlo steso la fra si è resa conto che in realtà è un rosso scurito col blu e non col marrone come lei avrebbe preferito, ma ora la maison latana ha uno splendido soggiorno rosso barocco che la fra ama da morire!
Insomma, i lavori son durati una settimana. Il ché ha significato che c’è stata solo la domenica per portare su i mobili e che il resto dei giorni fino alla partenza (che sarà domani) la fra (con un marito, come al solito, impossibilitato a prendere ferie) li abbia passati a sherpizzarsi per fare, portare fino all’ascensore, portare dall’ascensore a casa e poi disfare e sistemare un numero improbo di scatoloni, provviste, vestiti e giochi.
La fra inizia a pensare che l’occasione forse farà pure l’uomo ladro, ma sicuramente la donna scema.
E stanca.

giovedì 7 febbraio 2013

Lady Dementor


Verso la fine di novembre alla fra era parso abbastanza chiaro che bisognava darci un taglio. Porre rimedio. Metterci una pezza.
Insomma la fra ha capito che l’incontro col male era ormai inevitabile.
Il Male in questione è entrato della vita della famiglia latana attraverso la figura di Lady Dementor, nutrizionista.
L a fra erano mesi che ci pensava, al fatto che doveva assolutamente dimagrire e si era fatta pure vedere da un diabetologo (ché la fra ha un’insulina del tutto inefficace, per abbassarle gli zuccheri gliene serve un secchio pertanto è iperinsulinemica) scoprendo che il rischio diabete era scongiurato ma che in compenso c’era una piccola insufficienza renale, figo.
Insomma, onestamente, questa cosa e le altre sfighe mediche avevano dato alla fra l’alibi per rimandare quell’incontro che temeva più di tutti gli altri.
Mettersi a dieta alla fine non è mai un piacere per nessuno, più che nella sostanza nell’aspetto psicologico dell’avere qualcuno che ti limita, che ti controlla, che, nel caso, ti cazzia pure.
Ed è stato con questo spirito che la fra, a fine novembre, si è recata da Lady Dementor.
Lady Dementor le ha detto l’equivalente francese e un po’ più diplomatico (ma manco tanto) di “così muori giovane, pesi troppo, devi dimagrire” ci mancava un “donna partorirai con grande dolore” e poi avrebbe fatto scopa, come dire.
Per avvalorare la sua tesi, quand’anche ce ne fosse bisogno, Lady Dementor ha anche gentilmente accompagnato la fra presso la bilancia e ce l’ha fatta salire.
Porcocazzo, ha pensato la fra, che qui numeri lì non li aveva MAI visti.
Porcocazzo, ha detto in una lingua sconosciuta Lady Dementor.
Da allora è stata una tragedia. Ha tirato fuori un fascicoletto in cui ha iniziato a barrare tutte le cose che la fra non avrebbe potuto e dovuto mangiare, quelle che andavano benino e quelle a volontà.
Pas des feculant.
Ecco, la fra mica aveva capito bene, ci è arrivata dopo.
Dopo che, in seguito alla misurazione della pressione risultata piuttosto alta, Lady Dementor ha detto “devi mangiare senza sale” e la fra le ha detto “guardi io il sale non lo metto da nessuna parte, la carne l’ho sempre mangiata sciapa… l’unica cosa che non riesco proprio a mangiare senza sale è la pasta”
“ma infatti lei NON DEVE mangiare la pasta, è semplice”
Ed è stato allora che alla fra è sembrato che tutto diventasse buio e che lei non potesse più essere felice e la nutrizionista ha assunto le sembianze di un Dissennatore.
“com..io..non..past…NO”
Questa è stata la risposta, di getto, della fra.
Che fa diete da quando aveva 8 anni, quindi da circa 4/5 della sua vita e cui nessuno ha MAI vietato la pasta.
Voglio dire: ad un’italiana gli togli la pasta… ammazzami pure il cane e fai pari.
 È finita con una fra praticamente in lacrime e Lady Dementor decisamente contrariata (lei!)



E sì, OVVIO che la fra ha seguito la dieta, concedendosi una cinquantina di grammi di pasta solo la domenica e neanche sempre, evitando il sale anche nei pomodori, mangiando formaggi light e bevendo bibite senza zucchero (ok tutto, ma solo acqua no, eh!). E, tutto sommato, non è stato neanche così tanto duro.
La fra nel frattempo, da fine novembre ad oggi, ha fatto due controlli.
Ad entrambi, Lady Dementor ci mancava poco la baciasse.
Ci siamo lasciati indietro, alla pesata di fine gennaio, quasi 12 kg.
Se la fra avesse saputo che sarebbe bastato togliere la pasta e stare attenta al resto lo avrebbe fatto molto prima, si sappia.
Ah, avendole detto che si sarebbe partiti per l’Italia il 15, Lady Dementor ha fissato l’appuntamento romantico con la fra per San Valentino e poi le ha dato tutti i suoi recapiti, così rimaniamo in contatto mentre è in Italia.
La fra non ha ancora capito se perché si è innamorata di lei o per controllarla meglio.
E, a ben guardare, non sa di quale delle due opzioni avere più paura.