giovedì 29 dicembre 2011

29 dicembre 2004...

7 anni fa (chi leggeva il vecchio blog forse se lo ricorda), montavo sulla mia macchina riempita fino all'orlo e mi incamminavo, da sola, verso la mia nuova vita. Dall'altra parte di quei 250 km avrei trovato il mio uomo ad aspettarci nella nostra prima casa e la mia nuova vita da convivente. Dalla parte che stavo lasciando, lasciavo i miei genitori, mia sorella, i miei amici, un lavoro sicuro e bello e tutta la mia quotidianità e i miei punti di riferimento.
Lasciavo i nonni, la mia camera di ragazza, gli amici importanti...e portavo tutto il resto, TUTTO. I libri, i diari, il materiale artigianale, le foto, i ricordi.
Quel primo di tanti viaggi su quel percorso lo feci da sola, con le mie paure e la mia gioia a farmi compagnia. Con tutte le speranze di una storia più che decennale che finalmente trovava un luogo comune da dividere. Con la consapevolezza che il nido era lasciato e che se le cose non fossero andate bene, in quel nido non sarei più voluta e potuta tornare.
Non me ne sono mai pentita, di quel viaggio fatto 7 anni fa. Mi ha portato lontano da quello che pensavo di volere e nel cuore di quello che ho scoperto di volere. Mi ha portato dentro me stessa. Certo ci son stati momenti difficili, ci son stati momenti in cui quei 250 km son stati un masso sul cuore, momenti in cui avevo bisogno di condividere con gli amici. Ma tutto questo mi ha portato a nuove consapolezze, ad una nuova crescita, ad una evoluzione.
E poi due mesi fa un altro viaggio, un viaggio verso un luogo diverso, caldo, affascinante e sconosciuto. Non più da sola, con l'enorme responsabilità di due figli accanto a me ma con le stesse paure e gioie e speranze di 7 anni fa. Dall'altra parte di questi 4000 e passa km c'era il marito, la nostra terza casa e una vita decisamente diversa. E ho lasciato la mia casa, la mia gente, il mio lavoro artigianale che stava iniziando a crescere, i nuovi splendidi amici trovati in quel posto che all'inizio mi era stato così ostile. Ma stavolta con la consapevolezza che un posto, al mio ritorno, lo avrò ancora. Che troverò qualcuno pronto ad accogliermi con un sorriso, una corsa e un abbraccio, o una sigaretta o un tiramisù col nesquik perché so che il caffé non ti piace.
Voglio ricordarmela, questa cosa. Ricordarmela per ogni giorno in cui mi partirà lo scazzo, o mi sentirò depressa. Per ogni giorno in cui non saprò vedere le enormi possibilità che questa esperienza comporta. Per riconoscere le occasioni di crescita quando, come e dove ci saranno.
Per ricordarmi chi sono, da dove vengo e dove voglio tornare.
Per ricordarmi che 7 anni iniziai un percorso, soprattutto dentro me stessa. E da allora non mi sono mai fermata.

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