venerdì 9 dicembre 2011

La prima volta non si scorda mai...

Ieri, la prima prova. La prima prova da genitori italiani ansiosi.
Qui si ha un rapporto molto meno ansioso con la malattia e molto più fatalistico con la morte. C'è un tasso di mortalità completamente inaccettabile per un occidentale, non si lotta più di tanto. Anche perché qui c'è di tutto: malaria, tifo, rabbia, tubercolosi, febbre gialla, meningite, epatite, AIDS (che, alla francese, si chiama SIDA)...pensa ad una malattia del cazzo e qui c'è.
Proprio l'altroieri riflettevo sul fatto che siamo nel paese con maggiore diffusione della SIDA al mondo e non si trova una, che sia una, pubblicità sull'uso del preservativo, neanche negli ambulatori privati. E allora mi son detta che qui la morte è qualcosa da evitare sì, ma che si accetta avvenga. Che la SIDA è solo UNA delle cause di morte in Costa d'Avorio. Che ho visto più poliomelitici qui di quanti pensavo ce ne fossero nel mondo e di quanti desideravo vedere. Che la cosa mi fa incazzare a bestia, perché sarebbe bastata una vaccinazione che, evidentemente, per mancanza di cultura, informazione o soldi non c'è stata. Che se per un occidentale l'AIDS è LA malattia, la peggiore della vita, qui la SIDA è UNA DELLE. Che le altre malattie sono ugualmente mortali. Che, anzi, mentre la SIDA ha un periodo di sieropositività senza malattia vera e propria e con accorgimenti e medicine la malattia vera e propria potrebbe anche non arrivare mai, qui ci son malattie come la rabbia, la meningite, il morbillo, alcuni tipi di malaria, la tubercolosi...che sono mortali. In breve, brevissimo tempo. E sono endemiche.
E riflettevo su tutti quei genitori italiani che non vaccinano i figli. Riflettevo su come nel mondo occidentale la sanità sia data per scontata, di come siam pronti a lamentarci di dover aspettare tempo per fare esami diagnostici importanti, per carità, ma che nessuno valuta quanto siamo fortunati ad avere, ad esempio, un programma di vaccinazioni a carico del S.S.N., quanto valgano i vaccini base che ricevono  nostri figli: polio, epatite, difterite, pneumococco, meningococco, epatite, morbillo, parotite, rosolia... quanto tutti questi vaccini diano loro la possibilità di vivere, di stare bene.
Di quanto siamo fortunati, fortunati di essere nati nella parte a nord del mondo.
Di quanto, rispetto a tutto questo, la prevenzione della SIDA abbia poco spazio nella mentalità di chi muore di rabbia. O di influenza. Che a questo punto si concede del sesso senza gommino perché se deve morire almeno se la gode.
Per un'occidentale tutto questo è allucinante.
Per una mamma occidentale che ha un figlio con la tosse da qualche giorno, che nella notte s'è svegliato perché è caduto dal letto ma che si è scoperto avere la febbre, è normale portarlo dal pediatra. Un po' meno, assai meno, decisamente assai meno, normale è essere mandati CON URGENZA a fare l'analisi del sangue per fare il test della malaria.
Ecco. La nostra prima volta. Qui febbre significa automaticamente, grandi e piccini, test della malaria e antibiotico.
E così Mortino s'è beccato il suo primo buco, la sua prima analisi, la nostra prima ora di ansia.
Mi dicono che ci si abitua, quantomeno all'idea.
Vedremo, quattro anni son lunghi.
Ne-ga-ti-vo.
Quattro sillabe di serenità.
Una serenità che una mamma occidentale in patria ha di default.
E che si permette di sottovalutare, si può permettere di sottovalutare.
Riflettere, riflettere, riflettere...

5 commenti:

  1. ooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
    respira respira respira.
    NEGATIVO.
    evviva!
    (pat pat)

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  2. Non ce la potrei mai fare.....
    Mi verrebbe un attacco isterico ad ogni avvistamento di zanzara e alla percezione di ogni singolo "Zzzzzzzzzzzzzzz.."
    :-(

    Comunque sono contenta che sia risultato tutto negativo.

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  3. bene, al contrario di quello che si pensa e che pensavamo anche noi, di zanzare se ne vedono davvero ben poche. se poi ci metti che se esci la sera (ed è cmq raro) si fai il bagno nell'autan... io pensavo avrei avuto anche io attacchi isterici, invece una volta entrati in questa realtà tutto diventa meno spaventoso che a vederlo da fuori ^^

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  4. oh come mi piace il tuo post...dalla parte di qua (quella di mamma) ma anche dalla parte di là...in ambulatorio oggi -tra le altre- una visita per un non ben identificato puntino sul mignolo del piede!

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