venerdì 6 aprile 2012

Maitresse

La fra quando pensa al termine "maitresse", di primo acchitto non pensa mai alla scuola.
Le viene sempre in mente, chissà perché poi, "paprika", il primo film erotico visto di nascosto con l'allora Fidanzato Storico quando i genitori eran fuori casa. Di conseguenza le viene da ridere a prescindere.
"Maitresse", è evidente, significa semplicemente "maestra".
Ad un certo punto della storia linguistica, almeno in Italia, il termine ha preso anche l'accezione di "tenutaria di bordello", forse perché era quella che, come appunto una maestra,  insegnava alle ragazze "il mestiere" o anche più semplicemente di prostituta. Vai a capire, ma tant'è.
Mentre in  Francia e in tutti i paesi francofoni, la parola maitresse ha quindi questo banalissimo significato, se la usi in Italia tutti ti guardano con fare quantomeno ammiccante alla "hai capito questa sicché che giri che c'ha".
Essendo italiana, la fra, ha sempre qualche momento di sconcerto quando i patati le parlano delle loro maitresse, poi s'aripija e cerca di seguire il discorso.
Ogni classe, almeno fino a tutta la materna, ha due maitresse. Pertanto in famiglia ne abbiamo 4: per l'enp Maitresse C'est pas grave (che adoriamo, tutti, e per la quale non c'è problema qualsiasi cosa accada. Mi son scordata il quaderno. c'est pas grave. mi sono scordata di far fare i compiti all'enp. C'est pas grave. Mi sono scordata il bambino. C'est pas grav...ops. ) e Maitresse Sorriso (che conosciamo meno ma che si chiama come una delle maestre della materna italiana dell'enp e tanto basta a farcela stare simpatica); per Mortino c'è Maitresse Baobab (che è un armadio a 4 stagioni: alta tipo 1 e 90 e robusta) e Maitresse Svampita (che è tanto caruccia ma a vederla non le lasceresti neanche il cane del vicino).
Le maestre hanno sempre avuto un ruolo particolare nella famiglia latana per tutta una serie di motivi:
1. la mamma della fra, nonna latana, è un'insegnante. In pensione, ma chi come lei nasce insegnante, ci muore. Questo ha comportato che la fra è cresciuta vedendo i suoi insegnanti come degni della massima stima e rispetto (una rarità al giorno d'oggi), tranne rarissime ed evidenti eccezioni (tipo quella di tecnica, alle medie, che "non so che ci sto a fare qui che siete tutti cretini e non capite niente", così, come un disco rotto. Finché la fra le ha risposto "guardi che è pagata, per farlo". Nonna latana ancora glielo rinfaccia, alla fra, si sappia).
2. la fra e il marito affidano alle maestre le cose più preziose e belle che hanno e questo rapporto di fiducia ha un peso enorme.
3. la fra e il marito vivono la vita dei figli insieme a loro, partecipando a tutto ciò in cui partecipare è possibile, pertanto conoscono bene le maestre e hanno con loro un rapporto speciale.
Emblematico di tutto questo, è il dare un soprannome alle maestre come lo daresti ad uno della famiglia. L'usanza è nata quando il patato grande ha iniziato a frequentare il nido comunale (ché quello privato lasciamo perdere che mi sale la carogna) e ha avuto da subito due insegnanti di riferimento ben precise. Una la conoscevamo meno perché anche lei aveva un bimbo piccolino, sapevamo che legava molto con l'enp ma la incrociavamo meno spesso, suppongo per problemi di gestiore oraria. L'altra c'era sempre, sempre sempre. Ed era per nostro figlio un punto di riferimento importante. E lo era, principalmente, anche per noi. Era quella che, tolti noi, ci sembrava si occupasse maggiormente di nostro figlio. E poi un giorno il MP (Marito Paziente) disse  "eh PRG oggi cercava Betta" e la fra "beh, è normale, lei è il nostro "allenatore di eroi"", da lì a chiamarla Filottete, "chiamami Fil" (se non avete visto Hercules della Disney - checampateaffà- correte a rimediare) il passo è stato breve. E da allora è sempre stata "Fil". Chiaramente quando dai a una bella ragazza il nome di un satiro, glielo confessi praticamente solo quando stai salendo sull'aereo che ti porta a 4500 km e un continente di distanza. Pare non ci abbia odiato per questo, certo sempre che nottetempo non lanci freccette alla nostra foto. Scherzo, chiaro. Ti vogliamo bene, Fil!!!
Tornando al suolo ivoriano, Maitresse C'est pas grave da qualche tempo è anche la nostra babysitter. Il ché in Italia avrebbe probabilmente fatto scoppiare lo scandalo del conflitto di interessi nella scuola materna della Terra di Mezzo (che alla Terra di Mezzo spesso 'n c'hanno un cazzo a cui pensà).
Qui 'ste pippe mentali non se le fa nessuno. La paghi? ok, va bene. Certo fosse stata la meastra delle elementari, che assegna dei voti, sarebbe stata cosa ben diversa e io per prima non glielo avrei neanche proposto. Ma lei è carina, ci sembra una persona seria, ha un bel rapporto con l'enp (che sa essere di un stronzo, poro fio mio) e da subito si è data da fare per promuoverne l'integrazione all'interno della classe.
Qui il concetto di babysitter all'italiana maniera, o almeno come lo intendo io, non c'è. Maitresse C'est pas grave ha fatto tanto di occhi quando le abbiamo detto che la cena per lei e i bambini era solo da scaldare. Come, anche per me? E che fai, li guardi mangiare? Cioè per me le stesse cose che mangiano i tuoi figli? ehm, sì, e se non le mangi mi offendo pure.
Quando le abbiamo chiesto della sua disponibilità a guardarci i patati una o due sere a settimana, le abbiamo anche detto quale sarebbe stato il suo compenso. Alla cifra ha avuto un lampo negli occhi, ma s'è ripresa subito. Noi la paghiamo diecimila franchi a serata (15euro, sì è da pezzenti, in Italia, lo so) per guardare i nostri figli per circa 2 ore e mezza ma anche 4 se serve, farli colorare, parlare loro francese, controllare che non si facciano male e far loro vedere la televisione francese (e nel caso si torni tardi, anche metterli a letto). Per fare pressocché la stessa cosa (e in più insegnare loro delle cose) con altri 28 bambini per 4 giorni a settimana, 6 ore e rotti al giorno, lei ne prende più o meno cinquantamila. Se la facciamo venire 5 volte al mese si raddoppia lo stipendio. In pratica è come se per un'analoga serata dessimo ad una babysitter italiana 250 euro, cena compresa. Minimo minimo ci fa un altare all'ingresso di casa e si mette a manterci il fuoco acceso come Rea Silvia.
L'unico problema, che poi la fra è sicura di essere l'unica a percepirlo tale, è come chiamarla.
Maitresse C'est pas grave?
C'est pas grave?
Maitresse e basta no, che la fra proprio non ce la può fare, a darle della zoccola.

4 commenti:

  1. a me quello che le date non mi sembra da pezzenti manco in italia, sinceramente.. ma non sono + aggiornata sui prezzi da bab-sitter, io prendevo 6 euro l'ora se andava bene. forse dovrei tornare a farla??? comunque io le darei meno.
    E per il nome, basta che non la chiamate Maitresse O... poi va bene tutto.

    RispondiElimina
  2. O non è mai stata una maitresse, non ha mai presentato nessuno (aveva intenzione di farlo con Jaqueline ma alla fine non lo fa)...mi cadi sulle basi!
    beh 15 euro per una serata non è molto...Le tariffe per la sera a quanto mi dicono sono intorno agli 8-10 euro L'ORA...

    RispondiElimina
  3. era solo una citazione, senza pretesa di precisione ;)
    baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. su certe cose bisogna essere precisi, no? ogekuri docet... :-D

      Elimina