venerdì 8 giugno 2012

Feste diplomatiche

Avendo iscritto i propri figli in una scuola privata, ai coniugi latana s'è aperto un mondo che prima gli era completamente sconosciuto.
I nostri figli studiano, giocano, festeggiano i compleanni, mangiano e litigano con figli di ambasciatori, diplomatici, professionisti. Gente ricca, ma tanto.
Gente che non si muove senza autista.
Gente che ha una nounou per ogni figlio e una schiera di bonne a pulirgli la casa e a cucinare.
Recentemente siamo stati invitati alla festa di Hopiùnomicheanni, compagna di classe del figlio grande. La fra che, oltre ad avere un figlio piccolo malaticcio e una casa al limite accettabile dello zozzo, avrebbe avuto una cena chez soi con 9 persone sedute, ha gentilmente declinato e ha mandato marito e principe ereditario da soli.
Solo che quando il marito s'è recato con il solito libro presso la casa di Hopiùnomicheanni, s'è trovato davanti un'ambasciata ed ha appreso che la festeggiata era la figlia dell'ambasciatore del Gabon.
Il marito, dopo aver mandato il figlio grande a pascere insieme agli amichetti, si è ritrovato in una sala che da quanto era fredda potevi tranquillamente metterci le lonze appese, con tavoli apparecchiati di bianco e le sedie rivestite. Manco al matrimonio nostro, per dire.
Essendo una festa con  orario 14:30-18:00, il marito chiaramente ha declinato il buffet, che però possiamo immaginare, come dire, ricco (che poi, che cacchio di orario è? o non pranzi e allora vai lì che ti mangi pure le sedie oppure mica che ti puoi mangiare l'abbacchio alle 3 del pomeriggio, no?).
Un'atmosfera comunque assolutamente friendly, l'ambasciatore ha perfino fatto delle bellissime foto a marito e figlio grande e ce le ha mandate via mail.
Sicuramente però un livello diverso da tutte le altre feste cui avevamo partecipato in precedenza.
E' uso comune, qui, regalare dei sacchetti con giochini stupidi e caramelle a tutti i partecipanti alla festa (si fa anche se si festeggia a scuola: la fra ha preparato 34 bustine per il compleanno patato)...ecco, all'atto del commiato, dopo le candeline di rito, il patato ha ricevuto un peluche. Oltre alle caramelle di default, ovvio.
Non ho ancora ben capito se questa cosa mi piaccia o no.
Cioè l'idea mi piace molto, ringraziare chi ha voluto festeggiare con te è una cosa molto carina. Ma che bisogno c'è di fare un vero e proprio regalo?
L'idea della fra di regalino agli invitati è più o meno un sacchetto di dolcetti, meglio ancora se fatti a mano, confezionato carino e magari personalizzato.
Invece sembra quasi che sia un modo per dimostrare qualcosa: che si può, che si è generosi, ricchi.
Fa parte di una mentalità che decisamente non conosciamo: francamente le probabilità che la famiglia latana venisse a contatto con l'ambiente diplomatico alla Terra di Mezzo  erano un pelo superiori a quelle che nevicasse in Costa d'Avorio, ma proprio un pelo.
La fra immaginava l'ambiente diplomatico fatto di persone ingessate e formaliste e invece ha scoperto che non è assolutamente così se non nelle occasioni ufficiali.
Solo che la fra dovrà imparare a leggere bene gli inviti e a fare regali adeguati, decisamente.
Altrimenti rischia che il regalino di partecipazione ricevuto dai figli sia più costoso di quello che ha comprato lei per il festeggiato. Il ché, come dire, non è bello.
...
...
...
Non gliela posso fà.

2 commenti:

  1. Oddio come sono felice di aver trovato il tuo blog!
    adoro leggere di mondi lontani e diversi!
    questa racconto è bellissimo!
    ma dove ti trovi esattamente?

    ps anche io vivo all'estero e sto cercando di recensire tutti i blog degli italiani che scrivono da altrovese ti va di essere inserita nella mia lista passa qui http://www.donnaconfuso.com/p/like-me.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono in Costa d'Avorio, nell'ex capitale ^^
      ora passo da te ;-)

      Elimina