martedì 4 giugno 2013

Adeguarsi

Ieri ero... arrabbiata, furiosa, scazzata, delusa.
Delusa da un posto dove, per quanto io abbia deciso di viverci bene, c'è sempre qualcosa che supera il mio personale limite dell'accettabile.
Generalmente va così: la prima volta che succede qualcosa che trovi assurdo ti stupisci, la seconda ti arrabbi, la terza ti scoppia il fegato, dalla quarta in poi ci ridi su.
Però ci son cose che proprio non vuoi, oltre che non puoi, riderci su. E una di queste è quella che è successa ieri.
E la cosa grave è che non ho modo di difendermi da tutto questo. Se andassi a parlare con la maestra o con la direttrice potrei ottenere solo il geppettiano "oui oui", magari in forma più articolata... ma nella sostanza resta che loro son fatti così e TU devi adeguarti.
Devi adeguarti all'idea che il tuo tempo non valga nulla e in una struttura privata tu debba aspettare anche 1 o 2 ore un medico (in Italia gli ribalti lo studio, e ne hai tutte le ragioni); devi adeguarti a che ordini una cosa e te ne portino sistematicamente un'altra; devi adeguarti ai prezzi diversi.
Devi adeguarti a tutto.
Certi giorni ti riesce, altri giorni vorresti solo avere del napalm.
Chi sta qui da tanto tempo mi dice che quando non ce la fai più e tutto inizia a sembrarti insormontabile, è ora di prendere l'aereo e tornare in Italia per prendere una boccata d'aria.
Quell'Italia che bistrattiamo tutti ma dove c'è certezza del diritto, dove il tempo ha un valore, dove il prezzo non dipende dal colore della pelle di nessuno, dove nessuno ti chiede 500€ di caparra o la tesserina dell'assicurazione per visitarti nel pronto soccorso.
Quell'Italia che a me manca tanto quando vedo mio figlio avere dei sensi di colpa per desiderare un momento di coccole che una maestra senza alcun titolo gli ha inculcato sia sbagliato.
Ci sono giorni di rabbia e delusione, ieri era uno di quelli.
Niente di più, oggi ho già meno rabbia, domani ne parlerò senza aver voglia di ammazzare con le mie mani quell'essere. Che poi, maestre così magari ce ne sono anche in Italia, come da ogni parte del mondo... ma in Italia hai organismi di tutela che qui non hai e non avrai mai.
E' questa impotenza che ti distrugge.
E ti fa ringraziare ogni giorno per avere un posto più civile e giusto in cui tornare.

4 commenti:

  1. leggo che la rabbia di ieri sta un po' scemando.....
    Spero che svanisca del tutto.

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    1. La rabbia è svanita... rimane la bruttissima sensazione di impotenza e la consapevolezza che a farne le spese è stato mio figlio :-(

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  2. io ti ammiro per la scelta che hai fatto, ed immagino quanto possa essere difficile in certi momenti, ma oggi come va? Svanita un pochino?

    Un abbraccio

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    1. Sì Sì va meglio :-*, diciamo che vivere in Costa d'Avorio non è facile ed è un continuo adattarsi e cercare di adattare, si basa un po' tutto sul compromesso... solo che per determinate cose il compromesso non ti pare una strada percorribile :-(
      Fortuna che la scuola è quasi finita e l'anno prossimo se dio vuole si cambia maestre!!!

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