giovedì 9 aprile 2015

La legge di Murphy non risparmia gli expat...



Murphy doveva essere un gran simpaticone, oppure un gran menagramo, chissà.

Fattostà che è facile ritrovarselo tra i piedi in ogni ambito della propria esistenza: dalla scuola, alla maternità, dal lavoro alla vita da expat.
Le leggi di Murphy per un expat sono diverse:

1. se esiste un posto solo che ti viene in mente come unico posto al mondo non papabile come sede di lavoro, sarà ovviamente quello cui verrai destinato.
es: amore facciamo domanda per andare all’estero?
Si, certo se poi ci danno un posto demmerda come la costa d’Avorio, magari rifiutiamo [è andata così, virgole comprese]

2. la temperatura del posto di assegnazione, che sia in celsius o in farenheit, sarà ovviamente inversamente proporzionale alla tua capacità di tollerarla.
es: odi l’estate? Sarai destinato ad un paese equatoriale.

3. la capacità di fare spese oculate in vista della partenza sarà invece direttamente proporzionale al preavviso ricevuto. Il ché spiega perché tra le vettovaglie reputate indispensabili tu abbia considerato anche succhi di frutta (che si trovano ovviamente ovunque), biscotti (che si son fatti 2 mesi di viaggio) e soprattutto riso da sushi.

4. la capacità di riempire i bagagli è direttamente proporzionale al numero di bagagli assegnati.
es. Amore, stavolta mancano tre mesi al vostro ritorno definitivo, quindi non so di cosa riempiremo le valigie per questo viaggio verso l’Africa… E parti con 8 valigie da 23 kg. Piene.

5. inutile prevenire, anche gli eventi più prevedibili.
es. Amore, visto che staremo quattro anni in Africa direi che possiamo fare una scorta di assorbenti, ché giù non so quali trovo… e per due anni, tra clima e spirale, non hai il ciclo.

6. se vai alla ricerca di sapori conosciuti, non ne troverai neanche mezzo.
es. amore, andiamo dal cinese che ho una voglia matta di involtini primavera? Poi vai lì, ordini spring rolls e ti trovi nel piatto una roba molliccia, trasparente, con dentro foglie di insalata e carne. Epic fail.

2 commenti:

  1. oh mamma mia...
    Due anni senza ciclo? Ma sei stata bene? No, vero?

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    Risposte
    1. no, non sono stata e non sto bene. più o meno 10 kg in un anno, intolleranza al caldo, gambe gonfie... insomma di tutto.
      I paesi caldi equatoriali possono dare questo tipo di squilibri: io sono passata dalle emorragie alla mancanza totale (però ho anche messo la spirale, che comunque influisce).
      Diciamo che questo aspetto è una delle cose che mi fa prendere l'idea del ritorno a casa ;-) ^^'

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