…And my spirit is
crying for leaving.
A volte guardo il cielo e mi pervade una strana voglia di
tornare al di là del Sahara, dove una parte concreta e una eterea del mio cuore
sono rimaste a battere con un ritmo che non mi è più familiare, ma non mi sarà mai
estraneo.
Una sottile nostalgia, un vago senso di rimpianto per tutte
le occasioni perse o non pienamente sfruttate, una sorta di innamoramento per
un amante lontano e idealizzato.
C’è qualcosa che mi porta su quelle spiagge come anche in quelle strade, c’è qualcosa che mi porta a cercare le palme e a rimanere perplessa rispetto alla pelle che percepisce una stagione che di fatto non vivo appieno e nella sua interezza da anni.
C’è qualcosa che mi porta su quelle spiagge come anche in quelle strade, c’è qualcosa che mi porta a cercare le palme e a rimanere perplessa rispetto alla pelle che percepisce una stagione che di fatto non vivo appieno e nella sua interezza da anni.
L’autunno mi risuona dentro, pervaso da quella malinconia e
quel romanticismo che da sempre mi appartengono e mi determinano. Ma c’è un
luogo segreto, che non so identificare, dove si colloca la nostalgia per quella
indeterminata mancanza di stagioni e punti di riferimento, per quel sole enorme
caldissimo, per quella vita con le scarpe piene di sabbia.
A volte mi prende una specie di irrequietezza, guardo le
foglie portate dal vento e forse per la prima volta in vita mia vorrei farmi
portare via anche io.
La mia vita è qui e ora, ne sono cosciente.
Ma poi c’è quella parte che trova quasi conforto nel saluto di una ragazza nera per strada; una ragazza che saluta solo me, come se mi conoscesse. Il cuore batte più forte, il sorriso risponde al saluto, i passi proseguono il cammino, insieme più stanchi e più sereni. Certamente più incerti.
La mia vita è qui e ora, ne sono cosciente.
Ma poi c’è quella parte che trova quasi conforto nel saluto di una ragazza nera per strada; una ragazza che saluta solo me, come se mi conoscesse. Il cuore batte più forte, il sorriso risponde al saluto, i passi proseguono il cammino, insieme più stanchi e più sereni. Certamente più incerti.
Che belle parole…il calore di quel saluto…la nostalgia…le foglie gialle. Un insieme di presente e di passato…bell'immagine.
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