Ci siamo sempre assomigliati tanto, io e te.
Stessa corporatura, stesse mani, stesse unghie, stesso
carattere un po’ di merda.
Ugualmente fumini, ugualmente presuntuosi. Stesso modo di prendere fuoco se arrabbiati e di farsela passare in fretta.
Ci siamo sempre capiti al volo, alzandoci la palla per battute ironiche al limite del caustico.
Ugualmente fumini, ugualmente presuntuosi. Stesso modo di prendere fuoco se arrabbiati e di farsela passare in fretta.
Ci siamo sempre capiti al volo, alzandoci la palla per battute ironiche al limite del caustico.
Stessa abitudine di pretendere tanto dagli altri ma in prima
battuta da noi stessi. Stessa incapacità di dire “non ce la faccio,
arrangiatevi”.
Stessa passione nel lavoro, stessa razionalità.
Ho passato trent’anni a percularti per l’uso di excel pure
per fare il caffè e oggi faccio lo stesso anche io.
Stesso bisogno di programmare e avere tutto sotto controllo.
Sai papà avevo sempre creduto che si diventasse grandi
sposandosi, trovando un lavoro, comprando una casa, mettendo al mondo dei
figli. In questa settimana ho capito che si diventa grandi quando ti muore un
genitore, perché in prima linea ci sei improvvisamente tu, e non sei mai pronto
per affrontare questo passaggio, nonostante figli, lavoro, famiglia, casa.
Perché non potrò più dire “papà ho un problema” e ascoltare consigli o spiegazioni, ma sarò io la persona cui verrà richiesto di risolvere problemi, trovare soluzioni, segnare la strada.
Perché non potrò più dire “papà ho un problema” e ascoltare consigli o spiegazioni, ma sarò io la persona cui verrà richiesto di risolvere problemi, trovare soluzioni, segnare la strada.
E a questo passaggio di consegne non si arriva mai pronti o
quantomeno mai pronti del tutto.
Avrei voluto avere più tempo, vederti invecchiare; avrei
voluto che vedessi crescere i Patati e diventare gli uomini che adesso sono in
boccio. Invece tu resterai sempre cristallizzato in quell’età e io continuerò
ad andare avanti, un po’ zoppa e un po’ più sola.
Mi hai lasciato quella che sono, con quei pregi e quei
difetti che erano anche i tuoi. Mi hai dato la capacità di non perdere mai la
ragione, di non arrendermi mai. Mi hai sempre detto, di fronte alle mie mille
paure e insicurezze, di buttarmi: “Cosa può succedere se non va bene? Ti possono
ammazzare? Ecco, no, allora vai avanti”.
E io sto andando avanti, lo farò un po’ anche per te.
E io sto andando avanti, lo farò un po’ anche per te.
Manchi immensamente, soprattutto oggi, soprattutto ora.
❤
RispondiEliminaCondoglianze... Mi spiace molto, non si é mai del tutto pronti a perdere un genitore, neanche da adulti. Un abbraccio, Simona (una lettrice di solito silenziosa)
RispondiEliminami spiace immensamente Fra.... <3
RispondiEliminaFra... Un abbraccio grande e le mie condoglianze <3
RispondiEliminaUn abbraccio....
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