mercoledì 4 giugno 2014

Nel piatto (ivoriano) della fra: il Kedjenou de Poulet



Uno dei piatti più conosciuti della Costa d’Avorio è senza dubbio il Kedjenou, una sorta di umido (di pollo, di manzo, di pesce), semplicissimo da fare, adatto anche ai bambini e decisamente gustoso.
Il Kedjenou è un piatto sostanzioso, anche perché, essendo “sugoso”, necessita di una guarniture di accompagnamento. L’abbinamento classico, qui, è con l’attieké (il cous cous di manioca), ma è delizioso anche accompagnato da cous cous classico, ignam bollito (che in Italia può essere serenamente sostituito dalle patate lesse) o riso.

Io amo molto quello di pollo, che a quanto ho capito è il più classico, la ricetta mi è stata spiegata passo passo, qualche tempo fa, da Clarisse, la bonne dei nostri amici.

Gli ingredienti per diciamo due adulti un po’ affamati, sono:

- un pollo intero (qui poi son piccini)
- due melanzane africane  (sono piuttosto piccole, a palletta e chiare!) (non ho ancora provato con quelle nostre ma secondo me potrebbero andar bene lo stesso, vi dirò) (in caso si usassero quelle italiane direi una sola)
- quattro grandi pomodori
- due spicchi d’aglio
- due cipolle
- quattro o cinque cipollotti freschi (qui son piccolini, non esagerate!)
- due foglie di alloro
- due peperoncini freschi (piment) (NON sbriciolati, si muore per molto meno)
- 1 dado di pollo sbriciolato (proverò col dado Bimby e saprovvi dire)

Il procedimento è semplice e velocissimo:

Tagliate a pezzi il pollo. Se, come alla fra, vi fa schifo, chiedete al pollaiolo o al macellaio di farlo per voi, il piatto non ne risentirà ;-).
Mettete nel mixer aglio e cipolla e tritateli finissimi, devono quasi “sciogliersi”, dopodiché  toglieteli e metteteli da parte.
Pelate i pomodori e metteteli nel mixer insieme ad un pochino d’acqua. Misura ad occhio, ma sarà tipo mezzo bicchiere, non di più. Fate frullare benissimo!
Prendete un bel tegame largo e metteteci i pezzi di pollo, il pomodoro, il trito di cipolla e aglio, le foglie di alloro, il dado sbriciolato, le melanzane tagliate in quarti, i due peperoncini interi (ribadisco: interi) e i cipollotti fatti a fettine sottili.
Coprire il tegame e far cuocere a fuoco dolce, sempre coperto, per circa 15 minuti.


Ora, quando Clarisse mi disse quinze minutes, io pensai o di aver capito male o che il concetto di “quindici minuti” di un ivoriano fosse come quello di “sì mamma lo faccio subito” di Patato Grande, ovvero moooooolto elastico. Invece, posso testimoniare, il kedjenou dopo quel tempo irrisorio era pronto, sugoso, profumato da mangiarsi anche la pentola e buonissimo!!!

Come sempre vale la regola che se provate a farlo, DOVETE farmi sapere come è venuto!
Come accompagnamento vi suggerisco il cous cous, secondo me è la cosa che ci si sposa meglio!
Bon Appetit!

3 commenti:

  1. Tu sai che io ho mandato tempo fa il link del tuo blog a mio padre? ejejej!! Una sfida SUBITO!!

    Lo gnemé non mi piaceva per niente da piccola, ora invece vado a cercare la tapioca per fare la "polenta" in giro per Valencia per farlo provare a Raulissimo.
    E il cuore di palma? Una ricetta con il cuore di palma no??

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  2. questa me la annoto subito, i piatti sugosi vanno alla grande qui ^_^
    e spero di riuscire a provarlo presto!!! mi pare di sentire già il profumino... gnammm....

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    1. Spero che ti faccia piacere un pensiero che ho voluto donarti: una Rosa speciale per te!! ^_^

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