giovedì 15 maggio 2014

Mercatini e panorami





Mettete che voi realizzate creazioni artigianali da più di dieci anni.
Mettete che, in mancanza di altre occasioni, sia stato e sia ancora l’unico modo per esprimere la vostra creatività.
Mettete che vi piaccia e vi faccia guadagnare qualche soldo, che voglio dire proprio schifo non fa.

Ora mettete che ci sia un mercatino ad Abidjan in occasione della festa della mamma (che qui è il 25 ma che è stato fatto secondo il calendario europeo, evidentemente).
Mettete che vi eravate informate, che una signora vi avesse detto “pas de problem (e già lì avreste dovuto iniziare a preoccuparvi), lo facciamo insieme”.

Mettete che vi ha tirato un bidone colossale e che abbiate scoperto, dopo aver realizzato un sacco di bigiotteria, che il posto per voi non c’era.
Mettete che ve la siete messa via, avete archiviato il tutto e avete detto, alla prochaine, serenamente.

Mettete che ricevete una chiamata alle 20 di venerdì sera che vi dice che sabato mattina alle 8, se volete, dovete essere lì a montare perché hanno trovato un posto per voi.
Mettete che ovviamente dite “mais oui, je serai là
Mettete che avete passato la seconda serata, la prima eravate fuori a cena: la chiamata è arrivata che stavate montando in macchina, a fare cartellini dei prezzi, etichette e biglietti da visita.

Ora mettete che avete avuto l’ansia da prestazione mercatara più grande della vostra vita.
Ché se già portare la propria creatività in piazza vi dà sempre quel senso di esame “positivo”, portarla in un posto che non è casa, dove non si parla la vostra lingua e dove i gusti e le abitudini sono diverse è l’equivalente della discussione della tesi (almeno qui non c’era il megaprofarchgrandearchitettodeimieicoglioni a giudicare in tre minuti netti un percorso di 5 anni di fatica, però).

Mettete che avete superato un altro gradino, che siete in più alto di venerdì scorso, che magari davanti c’è ancora una salita e potrebbe essere pure ripida, ma che qui, oggi, ora, c’è una piazzola di sosta da cui guardare da dove avete iniziato il cammino, due anni e mezzo fa.

Qui, oggi, ora, è un bellissimo panorama.

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