Ho scritto tanto in questo periodo, senza mai trovare il
tempo, o la voglia forse, di portare anche qui quello che scrivevo per fermare
il pensiero.
Tra l’ultimo post pubblicato e questo c’è stata una parentesi
italiana per rendere la Tana Italiana qualcosa che possa rappresentare non più
quelli che sono partiti anni fa, quanto quelli che stanno per tornare.
Per capire, con tristezza, che l’esigenza di alcune persone
di apparire ciò che coi fatti non sono non si ferma neanche davanti alla
strumentalizzazione di due bambini, i miei figli.
Per salutare l’ultima volta qualcuno di importante.
Per riflettere. Per capire e confrontarsi su altri tasselli
di se stessi con qualcuno ha scelto un tipo di percorso che fa rima col tuo.
Per sentirci moderatamente soli, nelle non risposte al
telefono o nel non richiamare, nella non urgenza.
Per capire che sta finendo, che fa male che finisca. Che un
tornare che conti in mesi, lo stesso che terrorizzava, ora quasi sembra rassicurante.
E non sai perché.
Che hai due case che non sono le tue, ora meno che mai puoi
dire che una è casa tua. La mente inizia a programmare scatoloni e ritorni e
non vede più “casa” ma muri, pavimenti, finestre, arredi, oggetti, cose. Ogni cosa
si sta spogliando del suo valore affettivo e torna banalmente “cosa”.
Questa essenzialità non mi piace e non mi appartiene. Mi fa sentire in bilico tra quella che so di essere stata qui e quella che non so che sarò altrove, con un altrove che una volta era il confine del mio mondo.
Questa essenzialità non mi piace e non mi appartiene. Mi fa sentire in bilico tra quella che so di essere stata qui e quella che non so che sarò altrove, con un altrove che una volta era il confine del mio mondo.
Si vive senza prospettive, oggi, qui nella Tana Africana.
Non se ne percepiscono di africane, mentre quelle italiane sono ancora confuse,
nebulose, faticose. Mi sembra di essere nel cielo a vedere la terra che
toccherò, ma non ho ancora capito se questo paracadute si aprirà anche per me.
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RispondiEliminaSi aprirà, si aprirà, al momento giusto.
RispondiEliminasperiamo, la paura di schiantarmi a terra è assolutamente presente in questo momento ^^'
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