Un anno fa, a quest'ora, la fra era su un aereo intercontinentale pargoli-munita e si preparava ad uno dei salti nel vuoto più grandi che avesse mai fatto.
Lasciata Parigi e lasciata l'Europa in compagnia degli ultimi sms della lalla, la fra si chiedeva legittimamente se avrebbe mai potuto mandare sms, se sarebbe sopravvissuta al caldo, se i bambini si sarebbero ambientati con facilità.
La fra, un anno fa, se lo ricorda bene, pensava che stava andando a casa. Nel posto che sarebbe stata la loro casa per quattro anni. Nel posto in cui Marito Paziente avrebbe prestato servizio per 4 anni. Nel posto in cui i suoi figli avrebbero imparato a scrivere e a leggere. Nel posto in cui anche lei avrebbe imparato una nuova lingua.
Quello che la fra allora non sapeva era che si sarebbe innamorata di un sole grande e arancione, che ci sarebbero state giornate veramente dure, che affrontare qualsiasi malattia lontano, così lontano, dai tuoi affetti è pesante.
Che avrebbe dovuto fare i conti con gli immancabili sensi di colpa occidentali e che avrebbe sperimentato un'intolleranza nei confronti di chi pensa che sei bianco sei un pollo da spennare, o una vacca da mungere.
Che avrebbe imparato a guidare una macchina di cilindrata imbarazzante e col cambio automatico.
Che si sarebbe emozionata sentendo cantare "volare", nella sua lingua, in un supermercato.
Che avrebbe avuto la voglia di prendersi tutti i bambini con gli occhi da grandi e portarli via dalla loro povertà e dalla loro mancanza di futuro.
Che avrebbe dato qualsiasi cosa, qualsiasi, nei giorni duri, per poter uscire a prendere un caffé con un'amica.
Che avrebbe dovuto mettere da parte delle cose di se stessa e farne uscire altre.
Che quello che ha sempre dato per scontato, scontato con è affatto.
Che dietro alle situazioni qui non c'è solo povertà, ma anche nessuna voglia di migliorarsi.
Che avrebbe provato molta rabbia, per questo.
A distanza di un anno, la fra è ancora convinta che questa sia casa sua e tuttosommato ci si trova anche bene.
E, nonostante i giorni duri, gli scazzi e le disavventure mediche, non ha mai pensato di tornare indietro, o di aver fatto uno sbaglio.
che bel post :)
RispondiEliminaè sempre leggere leggere punti di vista così vicini alla realtà!
grazie ^^ questa diciamo che resta un'interpretazione della realtà, ma cerco di mantenermi sempre abbastanza obiettiva ^^
EliminaContinuo ad ammirare il coraggio tuo (e della tua famiglia) e di tanti come voi di mollare qui per andare lì, ovunque sia LI'.
RispondiEliminaTi dico la verità: se lo stipendio non fosse stato così buono, non so quanto avrei accettato di stare in un posto come questo. Sono contenta di starci e mi piace il confronto con culture nuove, sono felicissima dell'enorme opportunità di crescita che stiamo dando ai nostri figli, però stare qui non è facile, per niente. Coraggio? Incoscienza? boh.
EliminaTutti mi dicono che siamo stati coraggiosi, io non l'ho mai pensato. Semplicemente c'è stata offerta un'opportunità, abbiamo pensato al futuro dei nostri figli e la risposta è venuta da sé.
carissima, ti volevo comunicare che hai vinto il 2 premio del mio GiveawaY!!
RispondiElimina(non mi dire che la cornice shabby deve volare fino in Africa?!?!?!)
ciao!
Ti ho già risposto da te e via mail, non sai quanto sia bello potersi portare qualcosa di fatto col cuore da un posto che ti è così lontano. Ha un valore inestimabile! Non vedo l'ora che sia febbraio così potrò prendere la tua splendida cornice da casa dei miei :-)
Elimina"Che avrebbe dato qualsiasi cosa, qualsiasi, nei giorni duri, per poter uscire a prendere un caffé con un'amica."
RispondiElimina...che quell'amica, vorrebbe tanto poter alzare il telefono e farsi una chiacchierata con la sua fra.
ma passerà!e fai bene e a non pentirti, perché avete fatto STRA-BENE!:*
ti voglio bene lalla!!!
Eliminache bel post!
RispondiEliminaGrazie!!! Benvenuta!
EliminaBellissimo!
RispondiEliminaTi scopro oggi e non ti mollo!
Giovanna
grazie, benvenuta!
EliminaChe bello, hai espresso con semplicità e profondità insieme molte cose che condivido (ah,quel caffè con l‘amica!!)
RispondiEliminaBel blog,ti leggo quando riesco...
Chiara,mamma “africana“ come te
Chiara, benvenuta!!! Dove vivi? rimaniamo in contatto!!!
Elimina...che non so in Costa d‘Avorio,ma qui in Cameroun la connessione ti permette questi velocissimi tempi di risposta!!! ;)
Eliminati seguo eh,coi miei tempi,ma seguo...
Bellissimo post complimenti!
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminaSeguo da poco questo blog ma mi piace molto come scrivi, sembra quasi di riuscire a conoscervi da come racconti le cose.
Cose che sicuramente saranno estremizzate a migliaia di km di distanza, ma che non sono meno vere se la distanza è inferiore...
Tempo fa hai scritto di un altro tuo blog... Come lo trovo?
A presto
grazie mille del bellissimo complimento :-)
Eliminaquel che resta del mio vecchio blog (che mi ha accompagnato in un percorso decisamente diverso all'interno della mia vita: il lavoro, la convivenza, il matrimonio, i figli) dopo il trasferimento dalla piattaforma splinder (sono purtroppo andati perduti dei post ^^') lo trovi all'indirizzo:
http://latanadellafra.blogspot.com/
era un blog decisamente molto più personale di questo e ha affrontato temi pesanti che qui ho deciso di portare solo "di striscio" e anche tutte le mie confusioni nel cambiare la mia vita e costruirmene un'altra diversa.
Buona lettura ^^