Ha avuto in comune con lei le efelidi e le ha trasmesse al
suo primogenito. Ha ereditato anche la sua pelle chiara, delicata e fragile. Ha
condiviso con lei l’esperienza di sposare un uomo, un mestiere, delle regole. Hanno
mangiato insieme i crauti, il gulaš, le patate in umido e la potica.
Ha condiviso con lei i momenti di gioia, risparmiandole
quelli duri, che le avrebbero fatto solo male.
Ha festeggiato insieme a lei compleanni, anniversari,
matrimoni, nascite e battesimi.
L’ha vista commuoversi di gioia e piangere di dolore.
L’ha vista perdersi, quando il destino le ha tolto una
figlia e le si è spezzato qualcosa dentro, perché sopravvivere ad un figlio è
ingiusto e massacrante.
L’ha vista piano piano perdere contatto con la realtà,
scordarsi di chi le stava intorno e poi anche di se stessa.
L’ha vista chiederle “e tu chi sei?” e l’ha sentita
chiamarla in un attimo di riconoscimento, commossa dalla sua mano che le
accarezzava il viso con la tenerezza di un gesto ridato dalla bimba cui lo
faceva lei e che ora è una donna.
Hanno avuto in comune il cambiare la propria vita per amore
di un uomo, il lasciarsi indietro la famiglia, gli affetti, gli amici, la
propria quotidianità.
Le ha accomunate una vita diversa da come se l’erano
immaginata, programmata e forse anche un po’ sognata.
Si sono riconosciute nella paura, per lo più atavica e
ingiustificata, che accomuna tutte le donne, le compagne e le spose di chi come
mestiere serve il suo paese e lo fa credendoci.
Hanno avuto parole, silenzi, lacrime, sorrisi.
Non li hanno più.
E questo, alla fra, fa decisamente male.
Quest’anno, dopo 4
anni, festeggi il tuo compleanno di nuovo con l’amore della tua vita, quello
che è morto guardandoti negli occhi e dicendoti che ti amava. Quest’anno mi
piace immaginarvi che ballate la vostra canzone: vieni c’è una strada nel
bosco, il suo nome conosco, vuoi conoscerlo tu? E state stretti stretti e vi
tenete per mano mentre spegni le tue prime candeline da presenza e non più da
donna. E mi piace pensare che, ovunque siate, mi stiate guardando e magari
alzate il calice insieme a me.
Buon compleanno nonna Tina, mi manchi immensamente…
Leggo sempre senza commentare, ma un attimo fa ho letto l'articolo sulle 60 persone morte e 200 ferite nella calca di capodanno....ho pensato subito a voi. Fateci sapere che è tutto OK. Mich
RispondiEliminaStiamo bene, eravamo in ambasciata. Però è successo a tipo 5 km da qui e famale pensare a tutta quella gente che è morta solo per aver voluto vedere dei fuochi d'artificio, se poi ci metti che erano quasi tutti ragazzini o addirittura bambini :-(
RispondiEliminaciao !ti seguo volentieri :)
RispondiEliminascrivi davvero ben :)
ti andrebbe di seguire anche me??
hegles.blogspot.it
un bacio,spero sia tutto ok.
grazie mille cara, ti seguo anche io stravolentieri!
Eliminail tuo blog è bellissimo, ti seguirò volentieri! Grazie x le tue belle parole, un abbraccio SONIA
RispondiEliminagrazie mille a te, e benvenuta!!!
EliminaSono notizie tragiche che come sempre hanno un articoletto di 10 righe in quinta pagina. Naturalmente dopo l'outfit di capodanno della miss di turno. E' stato strano leggere il nome della città nell'articolo sul Post e pensare subito a voi, come se vi conoscessi per davvero. In questi casi la rete è davvero sorprendente...
RispondiEliminala rete sa essere una famiglia, davvero!
Eliminae non sai quanto mi renda contenta che tu ci abbia pensato, son cose che scaldano il cuore <3