mercoledì 11 settembre 2013

riabituarsi





















Tornare qui ha significato re-immergersi in una realtà completamente diversa.
Riabituarsi a far la spesa in una lingua diversa.
Riabituarsi a non trovare le cose che vorremmo ci fossero.
Riabituarsi a fare a meno di alcune cose.
Riabituarsi al compromesso.
Riabituarsi ad un autunno a 25°.
Riabituarsi ad avere freddo, con 25°. Sì, giuro, succede.
Riabituarsi a non avere posti dove fare passeggiate se non centri commerciali.
Riabituarsi a chiamare quelli di qui “centri commerciali”.
Riabituarsi a guidare una macchina dalla cilindrata imbarazzante (quattro cifre, la prima è un 4. Praticamente un aereo).
Riabituarsi al cambio automatico (e no, sì guida con un solo piede, se provi con due sei fregata).
Riabituarsi al traffico e allo smog.
Riabituarsi a chi ti sorpassa a destra, a sinistra, sopra, sotto, volando.
Riabituarsi ad essere nero a strisce bianche in un posto bianco a strisce nere.
Riabituarsi alla luce netta delle 6 di mattina.
Riabituarsi (soprattutto) ad alzarsi alle 6 di mattina.
Riabituarsi alle palme, la sabbia, i ficus alti quattro piani.
Riabituarsi allo sporco, ovunque.
Riabituarsi all’igienizzante per le mani e all’anti-zanzare.
Riabituarsi a chi ti sorride anche se non ti conosce.
E tutto diventa più facile.

2 commenti:

  1. Non è facile, per niente...speriamo che i bimbi si trovano bene a scuola, tutto risulterà più sopportabile e come dici tu, più facile.

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    1. mettiamola così: forse è un rischio ma sono positiva! per ora sembra vada bene, il piccolo si è accorto che alla sua maestra nuova non importa di quanti baci ci diamo e pare sereno. Il grande ha già fatto amicizie.
      A volte si pensa di essere noi la forza per i figli, nelle difficoltà ti rendi conto che la loro reazione è immediata e positiva molto più spesso della nostra ;-)

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