giovedì 19 marzo 2015

Caro papà dei miei figli...



Caro papà dei miei figli

Un giorno di maggio di 23 anni fa ti ho guardato e ho capito che nei tuoi occhi puliti mi sarei potuta specchiare senza difetti, che erano stati anni bui, che mi ero persa e dovevo riprendere la strada e che potevo riprenderla con te.

Un giorno di maggio di 11 anni fa, ti ho guardato negli occhi e dentro ci ho visto un futuro comune.
Ho capito che non avrei mai voluto un padre diverso da te, per i miei figli.
Ho capito che le cose belle della vita hanno un prezzo e che anche tu ne avevi uno, che ancora oggi sono contenta di aver pagato.

Un giorno di dicembre di 11 fa, ho iniziato a svegliarmi accanto a te ogni giorno, a pensare un “noi” compiuto e sereno.

Un giorno di maggio di 9 anni fa, ti ho guardato fisso mentre una voce estranea ratificava un impegno che ci eravamo già promessi da tempo. Nell’istante in cui quella voce ha detto la parola “figli”, le nostre mani si sono incontrate e ancora oggi è il ricordo più bello di quel giorno di fiori e sorrisi.

Un giorno di aprile di 8 anni fa, ti ho visto prendere in braccio il primo dei nostri figli e ho pensato che, nonostante qualsiasi cosa potesse accaderci, insieme, noi tre eravamo perfetti. Che nonostante tutti gli errori fatti nella vita, non avessi sbagliato a immaginarti lo splendido papà che sei stato fin da subito, soprattutto nel momento in cui non riuscivo ad essere la splendida mamma che volevo essere.

Un giorno di febbraio di 6 anni fa, ti ho sentito stringermi la mano mentre nasceva il secondo dei nostri figli e la vita si arricchiva di meraviglia. Ho pensato che eravamo completi, che con te vicino stavo imparando ad essere una mamma migliore, giorno dopo giorno, con una fatica che non avevo previsto ma che potevo affrontare, con la mano stretta nella tua.

Un giorno di luglio di 4 anni fa, ti ho ascoltato spaventata dalla grandezza dell’esperienza che ci si apriva davanti. Poi ti ho fissato e ho capito che in ogni parte del mondo fossimo finiti, noi due, insieme, avremmo potuto farcela. Che mano nella mano avremmo potuto affrontare qualsiasi cosa.

Caro papà dei miei figli, sei un padre eccezionale e non te lo dico mai. Sei un padre che educa e un papà che si mette in gioco. Sei il punto di riferimento della nostra vita.
Ti chiedo scusa se qualche volta posso averti dato l’impressione che il mio essere madre mi ponga ad un gradino diverso dal tuo: non l’ho mai pensato, non esiste un podio, ma solo due ruoli che si completano.

Caro padre dei miei figli, sei la mia forza e la loro. Ogni giorno.

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