L’Antefatto
La fra lavora tantissimo
e con passione per il blog che state leggendo e per il sito Instamamme, di cui
è redattrice, scrittrice ed admin.
Attraverso il sito, essendo in contatto costante, seppure in alcuni casi solo virtualmente, siamo diventate grandi amiche.
Attraverso il sito, essendo in contatto costante, seppure in alcuni casi solo virtualmente, siamo diventate grandi amiche.
Nell’ultimo anno ci sono
capitate collaborazioni con diverse aziende e a vario titolo. Mai gratis, ma
che ci hanno giusto coperto le spese.
D’altra parte abbiamo
appena iniziato: noi dobbiamo crescere, capire come funziona e le aziende
devono conoscere noi.
Un giorno ci auguriamo
che questo possa diventare il nostro lavoro principale e che possa dare lavoro
persino ad altri.
Il Fatto
Ci ha contattate
un’Agenzia di Comunicazione proponendoci una collaborazione con Expo Games, la
fiera del gioco. Del gioco, capirete: solo il nome era invitante.
Per il progetto non
c’era budget (aspetta…dov’è che l’ho già
sentita questa?…), però il rimborso sì e noi ci siamo dette: “Sai che c’è?
Non ci vediamo mai, questa è un’opportunità per stare insieme, e poi deve
essere divertente. Facciamolo anche gratis!”.
Noi eravamo in 4, i
posti erano due, così abbiamo proposto di estendere il buzz marketing ai blog
personali delle Instamamme e così anche La Tana (questo blog) e Meduepuntozero
(il blog della mia amica Silvia) hanno messo a disposizione piattaforme (blog e
social), pubblico e facce.
Il tutto per un totale
di circa 20.000 visitatori unici in un mese.
Gratis.
Mica male, no?
Alla luce dei fatti
Ad oggi, dopo 20 giorni
di lavoro, un contest organizzato, una serie di post, condivisioni sui social e
frasi tipo: “Ehi venite? Ci vediamo là?”, è doveroso informarvi del fatto che
non ci troverete.
Questo perché,
nell’uggia di un sabato pomeriggio, il cliente (Expogames) alza la testa dalle
sue carte e decide di scoprire chi siano i “blogger ufficiali Expogames”, le
cui identità sono sempre state lì, a sua disposizione, e scopre che non sono
proprio quelli che si aspettava.
Lui non voleva mica
mommy bloggers!
Il cliente voleva blog
sul gioco, sul giocare, sui cos-player, e gli unici due che si ritrova in
elenco sono quelli che ha suggerito lui all’agenzia di comunicazione!
Il cliente voleva un
sacco di post, mica solo un bannerino in side bar (o peggio nel footer) e un
post con dichiarazione d’intenti ed annuncio dell’investitura prestigiosa:
“Blogger Ufficiale Expogames”!
Il cliente ha ben Nmila
euro (un sacco di soldi, dal suo punto di vista) e non può buttarli via per
una “azione di marketing non idonea”.
Insomma il cliente non è
contento, e non è forse arcinoto che “il cliente ha sempre ragione”?
Al di là della retorica,
e per dirla tutta, il cliente in questo caso ha ragione davvero.
Tesi: non manca il lavoro, manca chi lo sappia fare.
Ma quando si pianifica
una campagna di marketing, non si dovrebbero condividere i testimonial con il
cliente ben prima di contattarli?
Quando si pianifica una
campagna marketing di questo tipo, non sarebbe opportuno spiegare al cliente
cosa si debba aspettare in termini di: numero di post, tipo di condivisioni,
numero di condivisioni, livello di engagement (soprattutto quando è tutto a
babbo morto)?
Quando si contattano dei
blogger, dei testimonial che buzzino un evento attraverso i propri canali web
(mettendoci la faccia), non sarebbe opportuno pretendere di condividere i post
col cliente PRIMA della pubblicazione, per approvazione?
Noi non siamo un’agenzia
di comunicazione, per carità, stiamo tirando a indovinare, ma non ci vuole un
genio per capire che qui è stato fatto un lavoro pessimo, anzi, che qui il
lavoro non è stato proprio fatto.
Noi ci abbiamo messo la
faccia: forse con troppa leggerezza, perché prese da un entusiasmo ed una
fregola da adolescenti alla vigilia della gita scolastica, ed ora siamo qui a
dare spiegazioni scomode.
Sicuramente però abbiamo
imparato la lezione. Anzi, ne abbiamo imparate due:
- Le collaborazioni alla
“volemose bene”, anche mai più,
grazie. D’ora in poi solo contratti chiari e amicizie lunghe.
- Il web è un posto
meraviglioso ma, come il mondo reale, popolato da tanti cialtroni. Promemoria per il futuro: il biglietto da visita non fa il monaco.
Questo post lo
troverete, rieditato, sia sul blog di Silvia, sia nel sito Instamamme, oggi.
Questo perché il nostro averci messo la faccia e il vostro averci letto merita
una spiegazione, ovunque.
:(
RispondiElimina:-(
Eliminanon so se essere più "scoglionata" o arrabbiata, sinceramente!
Accidenti...:( ma il cliente si è svegliato solo ora???
RispondiEliminacosì pare. Di certo che l'agenzia di intermediazione non deve aver fatto bene il suo lavoro, è evidente.
EliminaPeccato che la faccia non fosse la loro e che abbiano ricevuto pubblicità gratuita...
E che cavolo!
RispondiEliminagià! Ma la cosa bella è stato che neanche si sono scomodati a comunicarcelo personalmente, hanno chiamato una di noi e han dato a lei il compito di avvertirci: una serietà, guarda...
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